BES e DSA

In ambito scolastico si sentono spesso termini come BES e DSA in riferimento a bambini/ragazzi con particolari esigenze.
Facciamo un po’ di chiarezza: possiamo intendere i BES come un ombrello che copre diverse difficoltà e disabilità, tra cui i DSA.

Entrando più nello specifico i BES (o Bisogni Educativi Speciali) riguardano un’area di svantaggio scolastico. I bambini/ragazzi manifestano una richiesta di attenzione speciale, determinata da varie ragioni.

Quest’area comprende:

-La disabilità (certificata con Legge n. 104)
-Casi di svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale
-I disturbi evolutivi specifici che comprendono: (Disturbi dell’Apprendimento) DSA,
(Disturbo dell’Attenzione e/o dell’Iperattività – Impulsività) ADHD, disturbi del linguaggio, disturbi dell’area non verbale (Funzionamento Intellettivo Limite) FIL, disturbo dello spettro autistico lieve (se non rientra nella Legge 104)

I DSA (Disturbi dell’apprendimento) formano una categoria a sé nel contesto scolastico perché sono tutelati dalla Legge 170 del 2010.

BES e DSA

Come tutela la scuola questi ragazzi?

La scuola, a seguito della ricezione della diagnosi da parte delle famiglie, redige dei piani personalizzati.
Per i soggetti BES e DSA(non certificati o con svantaggio economico, socio culturale o linguistico) viene redatto il Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Mentre per chi rientra nelle disabilità tutelate dalla Legge 104 (decreto legislativo n.96) si redige il Piano Educativo Individuale (conosciuto con l’acronimo PEI).

Entrambi forniscono allo studente una piano adatto alle loro esigenze, con strumenti compensativi e/o dispensativi. Tali documenti sono redatti dal corpo docente e devono essere visionati e condivisi dalla famiglia del minore. In essi sono contenute tutte le indicazioni circa la didattica, i compiti, la strutturazione e la modalità delle verifiche (scritte e orali) ed eventuali materie dispensative (come ad esempio le lingue straniere).
Il Consiglio di Classe si occupa della redazione del PDP entro primi mesi dell’anno accademico. In esso sono contenute anche le indicazioni circa gli strumenti compensativi: mappe concettuali o schemi, tavole pitagoriche, calcolatrice e il loro utilizzo durante le verifiche. Viene indicato se viene concesso tempo ulteriore per terminare il compito o se vengono ridotte le quantità di esercizi richiesti. Lo stesso vale per i compiti a casa. L’alunno può anche essere dispensato da certi tipi di compiti (per esempio esercizi ripetitivi o imparare a memoria termini particolari).
Per ogni singola materia del programma didattico si riportano le sopra elencate indicazioni in modo puntuale e specifico.

Il PEI invece viene redatto dal Gruppo di Lavoro per l’Handicap Operativo (GLHO) e dev’essere anch’esso rivisto e aggiornato ogni anno. Nel PEI collaborano diverse figure professionali, tra cui è prevista la figura dell’insegnante di sostegno che lavora direttamente con il minore. A differenza del PDP, ci sono due tipi di PEI che la scuola può adottare:

Obiettivi minimi: con il quale si segue il programma didattico di classe mediante l’utilizzo di libri e verifiche semplificati. Al termine del ciclo scolastico ottiene il consueto diploma.
Differenziato: con il quale il minore ha un programma diverso dal resto della classe pertanto non può conseguire il titolo di studio con valore legale bensì riceverà un attestato di competenze.
La famiglia è coinvolta nella redazione di tale piano e può opporsi alla scelta del PEI differenziato. In tal caso il bambino seguirà il PEI redatto con il supporto dell’insegnante di sostegno, ma la valutazione finale sarà svolta come da PEI per obiettivi minimi.

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Trattamento al disturbo dell'apprendimento Kirby Marcolongo Psicologa, Fa parte di Psicologi Mogliano

Chi sono

Sono la dott.ssa Kirby Marcolongo, psicologa clinica iscritta alla sezione A dell’albo dell’Ordine degli Psicologi del Veneto con n° di matricola 12897.

Sono laureata in psicologia clinica e nella pratica lavorativa mi occupo di salute mentale.